Le parole pioniere, tra piante e realtà.

Vi aspettiamo Sabato 17 maggio ore 17:30 presso Creativity Oggetti.

Appuntamento con l’artista Raffaella Brusaglino, il vivaista Marco Gramaglia e la scrittrice Giulia Vola. Modera Antonella Giani

A cura dell’associazione culturale Giardino Forbito per il Salone del Libro Off Torino.

L’incontro sarà seguito da un momento conviviale con Casa dello Champagne e Cioccolato Maravija
per brindare insieme tra parole e piante.

Non stupisce che la “Pioniera” abbia trovato dimora nell’immaginario del Giardino forbito.
Una scultura – realizzata dall’artista Raffaella Brusaglino – che rappresenta il profilo di una donna china ad osservare con meraviglia ciò che cresce dalla terra e si innalza tra i cespi di erbe incolte. È poiché le erbe pioniere sono prolifiche viaggiatrici e si installano anche nei centri urbani, spuntano accanto ai muri, in mezzo alle pietre e negli incolti al ciglio delle strade, abbiamo deciso di accompagnare la Pioniera e i suoi piccoli multipli in un viaggio che esprima simbolicamente la capacità dell’ecosistema – che comprende ovviamente anche l’umanità – di adattarsi, comunicare e cooperare per il bene del tutto. Uomo e biosfera, antropia e natura capaci dunque d’integrarsi e convivere.  

Il viaggio della Pioniera inizia nel 2024 nell’Orto botanico di Guardabosone, raggiunge nell’ottobre dello stesso anno il Giardino delle Rose del Castello Reale di Moncalieri, sverna su un terrazzo tra i comignoli di Cit Turin e arriva oggi nella vetrina di Creativity Oggetti, in occasione del Salone del Libro di Torino 2025, per approfittare di un momento per parlare e lasciare tracce scritte che sappiamo indicare la via. Incorniciata dalle piante spontanee del vivaista Marco Gramaglia sono le parole della scrittrice Giulia Vola ad accompagnarla:

“Guardate Pioniera, questa creatura scolpita con alluminio, sabbia, ossidazione e semi selvatici. Non si limita a esistere. Respira con la terra. È piegata ma non spezzata. È vulnerabile e invincibile nello stesso tempo.”


E il viaggio continua…


Conosciamo Raffaella Brusaglino come pittrice attiva nella produzione di opere polimateriche, caratterizzate da una molteplicità di tecniche su supporti e in contesti diversi: tele, legno, affreschi, installazioni su parete, scenografie. Partita con una formazione da illustratrice, oggi si confronta con la scultura su lastra di alluminio in grande e piccolo formato, creando opere con vegetali vivi e materia inanimata.
Nell’installazione “Pioniera” e nelle piccole sculture “Indispensabili “unisce tecniche artigianali e materiali tradizionali con la tecnologia
Le figure tagliate al laser sono sempre identiche nella forma, ma ogni volta differenti per gli usi imprevedibile dei materiali: rappresentano un dialogo tra natura e corpo umano giocato sulla variazione delle proporzioni in una dimensione metafisica e poetica. La lettura del materiale è destabilizzata dalle variazioni cromatiche e rimanda per associazione di idee ad altro, portando l’opera a un’estensione semantica più ampia che riguarda l’aspetto morale e spirituale della relazione tra essere umano e natura. 
Usa materiali di natura minerale, vegetale, tessuto, o anche materiali sintetici ma ispirati alla natura, che sono oggetto e al tempo stesso strumento creativo. Crea macchie, lacerazioni, aggregati di materiali casuali, concrezioni di detriti che usuro meccanicamente o con agenti chimici. Studia il potenziale nascosto nei materiali: li osserva, ne sperimenta le risposte, prova a controllare le coincidenze, cercando un punto di contatto tra risultati attesi e soluzioni reali.
Sia la Natura che il processo creativo sono l’oggetto della sua indagine, entrambi espressione di un parallelo concetto di trasformazione. La interessano le manifestazioni di “transito”: il suo intento non è riprodurre la natura, non la vede come una sorta di catalogo di forme, ma la considera nel suo costante stato instabile, di mutamento strutturale. Questo concetto che è alla base della vita stessa, è il punto di partenza della sua ricerca.   Osserva la materia e il processo che la trasforma, e insieme evolve il suo pensiero e l’universo emozionale che accompagna tale processo.
Il cambiamento coinvolge nel tempo tutti gli aspetti della nostra esistenza, e il regno vegetale spontaneo è l’esempio virtuoso di come questo fenomeno sia l’opportunità di sopravvivenza dell’ecosistema, insieme all’attitudine alla collaborazione.
Le Pioniere sono un progetto, aperto a diversi livelli di interpretazione, per suggerire molteplici punti di vista sulla società umana: sono un tentativo sperimentale di comporre installazioni in continua trasformazione, al cui interno abiti l’idea di un futuro fatto di equilibri tra artificio e natura, antico e contemporaneo, culture dominanti e minoranze, realtà sociali affermate e invisibili.

Alle porte di Torino esiste un vivaio di piante aromatiche tra i più importanti e prestigiosi in Europa .
Marco Gramaglia, con il fratello Paolo, colleziona da molti anni non solo mente, salvie, rosmarini, peperoncini, basilici, ma anche tantissime erbe medicinali e tintorie.
La loro passione li porta a coltivare non solo piante già conosciute ma anche a indagare, ricercare e riprodurre semi di specie di ogni pianta che possa avere un interesse botanico o culturale e che possano incuriosire.
Sono presenti nelle fiere più importanti di Italia e di Europa per le loro collezioni di piante da orto, ma anche per il vastissimo assortimento che spazia dalle piante aromatiche a quelle velenose.

Giulia Vola, giornalista, ha scritto per quotidiani e settimanali italiani e stranieri. Autrice teatrale, ha portato in scena gli spettacoli: L’Ikea vende più della Bibbia e Fallisci e sei morto al Teatro Garybaldi di Settimo Torinese e alla Cavallerizza Reale del circuito del Teatro Stabile di Torino. Fallisci e sei morto è il suo esordio narrativo.

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