Monica Zani disegna una collezione di tessuti per la casa realizzati dall’Arcolaio.
Le opere di Monica sono ben riconoscibili, hanno delle caratteristiche che rimangono anche se il suo lavoro muta in continuazione, senza sosta, come una necessità incessante di capire. Le tecniche si susseguono, ma la trama è il suo gusto e il suo carattere. Monica usa la sua arte come linguaggio, comunica con maestria se stessa nella forma più cruda e pura. Ma non solo se stessa infatti le sue opere presentano dei personaggi, per la maggior parte sono donne d’ altri tempi realmente esistite, dagli sguardi diretti e decisi. Con loro ha un legame, un’ossessione di ricerca e osservazione. Le donne che disegna sono impavide, fiere e decise, infondono libertà e coraggio. Sono sempre loro stesse e sempre senza limiti.
Monica dice: “Mi fermo e decido che sarà lei quando sento: libertà, coraggio, fascino, profondità, non penso mentre la disegno, la incido con la smania di vedere se sarà viva quando andrò a stamparla, a quel punto io raggiungo la mia libertà e mi sento bene”. Dapprima stampa su carta ingiallita, lettere di amanti, poi la carta non è più abbastanza, non regge l’intensità dei colori.
Così la trama delle donne s’infittisce sulla tela.
Nella ricerca frenetica di trovare il luogo giusto per le sue donne, Monica Zani decide di sperimentare con le stoffe. Più resistenti e robuste della carta e intrecciate di storie familiari. Vecchi sac- chi usati per ritirare la farina dal mulino o interi corredi nuziali sviscerati e ravvivati da colori, nuovi anche per l’artista, verdi, blu, rossi che si materializzano sulla stoffe e si muovono con essa. Nel silenzio e nell’assurdità della quarantena nascono le tele libere, pezzi unici che vogliono occupare lo spazio con i loro movimenti. Non sono rinchiusi in cornici, sono dinamici e concreti.
Sul percorso tra donne, colore e stoffa sembra già segnato il destino del loro incontro: l’Arcolaio un’azienda storica condotta da donne solide, pragmatiche e che investono nella loro sensibilità per il bello. E Monica Zani un’artista viscerale, il quale percorso segue linee dettate dalle sue necessità artistiche, d’espressione che è sia riflessiva che propulsiva. Pertanto nasce una collaborazione vigorosa che riesce a raccontare sia l’artista che l’Arcolaio facendo scaturire una collezione coerente e distinta.
Monica Zani nasce e vive a Faenza. Consegue il diploma di Maestro d’Arte e il diploma di Graphic Design. Frequenta diversi corsi di specia- lizzazione in illustrazione, stampa, incisione e xilografia, calligrafia. Ha partecipato a diverse mostre sia personali che collettive come illustratrice e pittrice, esponendo in Italia e all’estero. Collabora con case editrici come Carthusia edizioni e magazine come, ELLE, FOOL, L’Espresso etc.Ha ricevuto vari riconoscimenti e premi tra i quali la selezione alla Mostra Illustratori Bologna Children’s Book Fair e Annual Autori di Immagini etc.